giovedì 14 maggio 2020

Fagioli rampicanti allevati a tenda indiana in terrazzo

Tutto dovrà essere effettuato in contenitori di forma e dimensioni variabili. In commercio ne esistono di diversi materiali e dalle fogge più strane che permettono anche di arredare l’ambiente con gusto e personalità. Una soluzione molto economica e certamente pratica è quella di utilizzare contenitori di polistirolo o semplici cassette di legno.

Nel primo caso sarà necessario bucherellare il fondo per favorire lo sgrondo dell’acqua, nel secondo conviene sempre rivestire l’interno della cassetta con fogli di polietilene per impedire la fuoriuscita del terreno dalle fessure. Anche in questo caso è indispensabile praticare dei fori sul fondo del rivestimento del contenitore. Le cassette per il contenimento del terriccio devono avere diverse profondità in funzione degli ortaggi che si vogliono coltivare.


Le piante che hanno radici fascicolate o poco profonde come gli spinaci, la lattuga, i piselli, i fagiolini, i ravanelli ecc. hanno bisogno di uno strato di terra non superiore ai 25-30 cm. Per gli ortaggi a radice fittonante (carote, sedano, prezzemolo) conviene scegliere contenitori più alti da riempire riempire con uno strato di terriccio più spesso (50-60 cm) per consentire l’approfondimento e lo sviluppo dell’apparato radicale. Per le piante che crescono maggiormente in altezza o a chioma espansa (pomodoro, cetriolo, fagiolo e fagiolino rampicanti, peperone, melanzana) conviene utilizzare comuni vasi da fiore. Una sola pianta per vaso sarebbe l’ideale, ma se le dimensioni del contenitore lo consentono si possono costruire anche dei “castelli” di fagioli e di pomodori utilizzando canne di sostegno disposte “a tenda indiana”. Importante, per la vivibilità della terrazza, è mantenere una gradevole sistemazione degli arredi, esteticamente apprezzabile, distribuendo con criterio la vegetazione ortiva che dovrà sempre essere in sintonia con le piante ornamentali. Nelle zone centrali delle grandi città (e purtroppo ormai non solo in queste zone!), dove l’inquinamento dell’aria è un problema da non sottovalutare, è consigliabile sostituire il terriccio utilizzato per gli ortaggi almeno una volta all’anno, in quanto è proprio sul terreno che i vari elementi inquinanti si depositano e, penetrando in profondità, possono essere assorbiti dalle radici delle piante. È conseguenza logica che gli ortaggi coltivati sulle terrazze di città, in particolare quelli da foglia, dovranno subire più accurati e più numerosi lavaggi prima di essere consumati a tavola.


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